TOZ – TRAIL OASI ZEGNA – 31 km 1.600 D+
e poi … sei in cima e il cuore, stavolta batte, batte forte … non per la fatica … ma dall’emozione
di Daniela Novo
… io arrivo dalla montagna … era naturale avvicinarmi ai trail. La mia corsa serviva per farmi il fiato per le gite domenicali.
Tanto tempo fa … in San Marco … sentivo che qualcuno faceva corse in montagna … Fabrizio, Peppino, Laura e il grandissimo Stefano (che ai tempi era cucciolo ancora!)
Il trail running è sempre stato in me e ringrazio chi me lo ha tirato fuori.
Ho cominciato con timide corse, sempre col supporto di Gae, abbiamo provato con un breve TOZ (Trail Oasi Zegna) nel 2014, sabato pomeriggio … ero nel panico. Solo 16 km … i miei primi … ma confesso che ogni santissima volta è IL PANICO! Ogni volta che mi preparo lo zainetto, ogni volta la prima volta!
L’emozione di cosa incontrerò, bel tempo, brutto tempo, sole o acqua, sete o freddo … la montagna è imprevedibile (come me) … devi essere da sola con le tue energie, risorse, ti devi conoscere e riconoscere ogni segnale che ti manda il fisico.
Non devi fare l’eroe, perché la montagna è più forte di te. … però la montagna ti fa dei regali impagabili!
Pur correndo sempre concentrati, il silenzio ti accompagna con i suoi ruscelli o col vento tra i rami, il fruscio di qualche animaletto che scappa (anche i cinghiali scappano, hanno paura anche loro dell’uomo) … ma poi … il profumo!!
Il bosco i fiori il temporale l’odore dell’erba secca … fai fatica, una tremenda fatica … ti bruciano i quadricipiti, il cappellino ti gocciola di sudore, impregnato fradicio … rido da sola perché non vorrei inzuppare i polpacci del concorrente che mi sta davanti … ti concentri sui passi, piccoli, Dani.
Fai passi piccoli … e poi … sei in cima e il cuore, stavolta batte, batte forte… non per la fatica.. ma dall’emozione. ORA IL PANORAMA E’ TUTTO TUO!
E non sai più che cos’è la sofferenza, perché il paesaggio si e’ impossessato di te e l’ha scacciata!
Non sei ancora arrivato … il pensiero si sposta sul ristoro dove trovare persone accoglienti, attente, servizievoli, che ti chiedono, ti consigliano, disponibili … c’e’ chi scappa via subito … io lo vivo come un momento della gara.
Riordini le idee, scambi due parole, mangi come a un banchetto nuziale … e riparti bello carico! Corri (gli altri), io ”trotterello” sui sassi, sul soffice terreno di aghi di pino o di foglie di faggio … e penso che tra un po’ finisce … mi commuovo, tanto.
E penso alla birra che mi aspetta. A tutti gli amici all’arrivo che ti fanno i complimenti. Nel trail running , non è bravo solo il primo classificato, siamo bravi TUTTI.