I SanMarchini in vacanza … non si fermano mai!! E in valigia la prima cosa che mettono, sono la divisa San Marco e le scarpe per correre!!
Come ogni anno, l’invito per tutti voi è quello di inviarci i vostri racconti e le vostre foto di corsa, perché …. i SanMarchini raccontano!!
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Trofeo due Torri
Maglie che danno colore e gioia di correre
di Paolo Oldani
Quando decido il periodo di ferie, e so che lo passerò in Puglia dai parenti acquisiti, la prima cosa che controllo è il calendario delle corse Pugliesi e soprattutto del Trofeo due Torri a Carovigno. Quest’anno era la 13 edizione e se non ricordo male questa era per me la 4 partecipazione. Un percorso di poco più di 12 km con partenza dalla riserva naturale di Torre Guaceto, un’oasi immersa nella natura, tra canneti, spiagge libere, scogli ed un mare dai colori incredibili, ed arrivo a Torre Santa Sabina, praticamente il Lido di Carovigno. Percorso nervoso, tra canneti, tratti di sabbia, spiaggia pura, sterrato ed asfalto, tutto sul lungomare Brindisino. Un percorso che tra turisti ed abitanti locali, vede un folto pubblico, parecchio interessato alla corsa e sempre pronto a fare il tifo ed a dare supporto a tutti i runners accorsi qui un po’ da tutta la Puglia. La cosa strana infatti per me è trovarmi solo, con la mia maglia San Marco, la mia prima maglia San Marco, in mezzo a tantissimi gruppi diversi: arrivano da Bari, Brindisi, Fasano, San Pancrazio, Lecce, Mesagne, Latiano, Carovigno, Barletta, Monopoli; tanti colori nuovi e diversi. Maglie che danno colore e gioia di correre. E’ sempre un orgoglio portare ed indossare la maglia ufficiale
della San marco e correre in tutte le corse con il leone alato ed i colori bianco-blu.
La corsa parte alle 18 ma il ritrovo è molto presto, alle 16 all’arrivo, per il ritiro pettorali, che si svolge in pineta.
Tramite poi dei pulman dell’organizzazione veniamo portati ad un km dalla partenza. Il primo km lo facciamo infatti a ritroso sino alle vele che indicano la partenza proprio ai piedi di Torre Guaceto. Fa caldo 32 gradi e c’è anche un vento che spinge contro quello che sarà il nostro senso di marcia, ma come già detto il panorama è veramente mozzafiato. Un’oretta in zona partenza e poi con qualche minuto di ritardo; dovuto all’attesa degli ultimi pulman, partiamo.
Partenza stretta e confusa, ed i primi 2 km in uscita dall’oasi, sono in gruppone ad un passo che però mi da modo di sgranchire le gambe che in vacanza si sono già riposate un po’ troppo. Al terzo svoltiamo direzione mare e qui il pubblico comincia ad essere più presente e caloroso. I ristori precisi al 3,7 e 10 km ci danno modo di rifrescarci e qualche paesano non esita a spruzzarci acqua fresca direttamente con la canna del giardino. Costeggiamo diversi villaggi turistici e spiagge dove i bagnanti stanno sbaraccando per tornare a casa dopo la giornata al mare, ma che attratti dalla gara si fermano qualche minuto in più a bordo strada ad applaudire ed a fare il tifo. Arrivo bene e contento all’11 km dove ormai intravedo Torre S.Sabina e il gonfiabile dell’arrivo. Vorrei chiudere sotto l’ora e dieci ed ad occhio ci siamo. C’è ancora un giro dell’isolato da fare e poi rettilineo finale, dove mi aspetta la mia famiglia. Rettilineo in spinta e Stop al cronometro: 1:09:59- Bene così- Per dieci euro di iscrizione, porto a casa Maglia tecnica e bella medaglia ricordo in metallo e cotto. Bell’organizzazione con tanti volontari della Croce Rossa a dare supporto sul percorso ed arrivo molto suggestivo. Tradizione rispettata. Appuntamento da ripetere e non perdere negli anni a venire.