DALLA QUARANTENA
di Cristina Guzzi
Ciao a tutti
Sono stata invitata a scrivere due righe ed eccomi qui a
raccontarvi la mia lunga Maratona nella camera di
casa mia, dove vivo in isolamento da 31 giorni.
Ho sempre mantenuto i contatti con voi attraverso i Social e
grazie ai tanti che mi hanno scritto con le loro
parole di incoraggiamento. Leggo di voi che giustamente vi
lamentate della situazione che stiamo vivendo, e
vi organizzate al meglio con le vostre corse sul tapis,
sui rulli, o “cricetando” nel giardino di casa. Sorrido e
sono contenta nel vedere che i SanMarchini non si arrendono
e non perdono la loro vivacità e fantasia
motoria, così come mi rattrista vedere le accuse troppo
spesso ingiustificate verso il mondo dei runner.
Io mi sento ancora una runner come voi, ma lui, Covid19,
ha deciso che per me doveva essere Stop
completo.
Guardo le mie scarpette, simbolo di libertà, gioia, fatica,
ma anche e soprattutto di amici. Sono lì, ferme,
aspettano un richiamo, quel richiamo che sta dentro di me
perché fa parte di me, ma ancora non può…
Per me la regola non è restare a casa, ma restare in camera,
per me non è “cricetare ” nella rampa dei box
ma arrivare fino alla cucina per i pasti principali,
che ho conquistato dopo tre settimane di completo
isolamento. Non nego di essere un po’ stufa,
ma in fondo anche fortunata e forse questa volta inizio a
vedere gli ultimi km di questa Maratona che non avevo
preparato, ma che non mi impedirà di sognarne di
nuove con tutti voi!
Un caro abbraccio
CRI