La “Domenica dei San Marchini” raccontata da Antonio Erre
Uscita rilassante fra i sentieri della Valle, a fianco della ormai silenziosa ferrovia della Valmorea, dove tutte le sere Alberto apparecchia un po’ di pane o anche qualche panettone invenduto o i resti della cena, per il pasto di lepri, scoiattoli, conigli selvatici, aironi cinerini, che immancabilmente arrivano verso sera. Se ne assicura lo stesso Alberto il mattino dopo controllando che il pasto sia stato consumato e dalle orme e dalle cachette individua quali animali. Così almeno mi racconta. E io alla realtà dei gesti poetici ci credo.
Ma si avvicina il mio incontro onirico con gli “Allunghi”. In testa a grandi passi Roberta Slanzi,
con la grinta decisa che la contraddistingue.
Appena dietro Alessandro Zaro,
che rallenta per confidarmi le segrete strategie della sua squadra per rientrare nel giro della classifica alta. Per stare al mio passo rallenta un po’ troppo e si fa superare da Ago Agostino Natale, senza la MV Agusta,
e da Gaetano Covizzi,
che in quest’anno che il mondo gira strano, morde il freno perchè nulla può aggiungere alle sue innumerevoli fatiche. Arriva Sandra Novo che allunga appena il suo rapporto fisso, anno frenato anche per la signora delle Maratone. Sopraggiunge anche tutta l’allegria di Raffaella Nebuloni con Massimo Salerno; ma…ma… con loro due ci sono, e non me lo spiego, la Maddy, Elena Lualdi e Luigi Mignoli; in un attimo si sfilano la maglietta sanmarchina e ho le proverbiali traveggole, li vedo in costume da bagno, manco fossero sulle spiagge, dico a caso, del Salentino. Mi farei misurare la febbre da Maria, che sopraggiunge, Maria Nicodemo. Ma non ho tempo perché mi raggiungono Giuliana Scrosati, accompagnata dai cavalieri Claudio Caregaro e l’immenso Nicola Settembrini. A chiusura il saggio Roberto Gaiga.